Il piacere sconosciuto: i disturbi dell’orgasmo

Il rapporto sessuale attraversa diverse fasi: inizia dal desiderio, si trasforma in eccitazione e piacere, e culmina nell’orgasmo. L’orgasmo viene definito come un’emozione estrema, paragonabile a una scarica di energia e tensione, seguita da un profondo stato di rilassamento, definito “fase di risoluzione”. La fase dell’orgasmo consiste infatti nel picco del piacere fisico e mentale, cui segue una diminuzione della tensione fino al totale rilassamento, dato da contrazioni ritmiche dei muscoli perineali e degli organi riproduttivi.
Come per le altre fasi del rapporto sessuale, anche per l’orgasmo esistono disturbi che colpiscono sia gli uomini che le donne.

DISTURBO DELL’ORGASMO MASCHILE

Negli uomini l’orgasmo coincide con l’’eiaculazione: per questo il disturbo dell’orgasmo maschile si presenta come un ritardo nell’eiaculazione. Nonostante una buona risposta agli stimoli sessuali e un buon mantenimento dell’erezione, in presenza di tale disturbo l’uomo non riesce ad innescare il riflesso orgasmico. Di solito il disturbo si presenta durante il coito ma non durante la masturbazione o con altre fonti di stimolazione. Un ritardo dell’eiaculazione può essere un fenomeno normale se si presenta sporadicamente, ma se si associa all’ansia da prestazione, tende a presentarsi più frequentemente fino a diventare un vero e proprio disturbo permanente. Per l’uomo infatti l’efficienza sessuale è uno degli elementi che concorrono alla costruzione di una soddisfacente immagine di sé, che viene minata quando la propria prestazione fallisce a causa della paura di non essere all’altezza delle aspettative della partner o di non riuscire a terminare la prestazione.
Le cause dell’eiaculazione ritardata sono sia mediche che psicologiche. Tra le cause mediche abbiamo malattie cardiovascolari, lesioni spinali, uso di psicofarmaci o di sostanze stupefacenti.
Tra le cause psicologiche, il disturbo è riconducibile ai seguenti fattori:
Educazione familiare e/o religiosa rigida e sessuofobica: convinzioni che complicano il rapporto con il proprio corpo, con la propria sessualità e con il sesso in genere;
Ansia da prestazione: è il fattore più frequente, anche se in genere è un effetto secondario e non la causa primaria del problema;
Desiderio eccessivo di compiacere il/la partner, caratterizzato da pensieri automatici ed errate convinzioni riguardo il proprio ruolo. Es: “Un vero uomo deve durare molto tempo per soddisfare sessualmente una donna”;
Paura (più o meno consapevole) di mettere incinta la partner;
Traumi relativi alla sfera sessuale;
– Caratteristiche di personalità come bassa autostima, ipercontrollo.
Problematiche nel rapporto di coppia: mancanza di fiducia, mancanza di calore nella relazione, rabbia o ostilità repressa nei confronti del partner;
Depressione.

DISTURBO DELL’ORGASMO FEMMINILE

Il disturbo dell’orgasmo femminile viene chiamato anche anorgasmia: si tratta di una condizione clinica che impedisce alla donna di arrivare al piacere durante l’atto sessuale, nonostante adeguate manovre di eccitazione. Anche per le donne le cause del disturbo possono essere sia mediche che psicologiche. Tra le cause mediche abbiamo malattie ormonali, lesioni del midollo spinale, uso di antidepressivi e abuso di sostanze. Tra le cause psicologiche troviamo:
Traumi sessuali pregressi: abuso sessuale e/o fisico, aborto;
Educazione familiare e/o religiosa rigida e sessuofobica;
Informazione sessuale inadeguata: aspettative erronee o negative riguardo al rapporto sessuale;
Timore di perdere il controllo: la paura di dire o fare qualcosa di sconveniente, di lasciarsi andare, di apparire al partner in modo diverso, non favorisce il rilassamento e lo stato di abbandono necessario per sperimentare l’orgasmo;
Scarsa conoscenza della propria sessualità e del proprio corpo;
Inadeguato rapporto con il partner: la scarsa intimità e/o l’alta conflittualità sfociano in una maggiore rigidità durante i rapporti, soprattutto in presenza di nuovi partner;
Ansia da prestazione: la donna insegue continuamente l’orgasmo come dimostrazione di normalità o di amore per il partner, così che l’ansia finisce per inibire l’orgasmo e mantenere il disturbo;
Depressione.
Il disturbo può essere infine dovuto ad erronee convinzioni riguardanti la natura dell’orgasmo: esiste infatti la falsa credenza che l’orgasmo vaginale sia quello più maturo ed appagante rispetto a quello clitorideo; perciò alcune donne che non riescono a raggiungerlo tendono a sentirsi inadeguate, con conseguente disagio e senso di colpa.

TRATTAMENTO PSICOLOGICO

Una volta escluse le cause di natura medica, il trattamento si concentra sugli aspetti psicologici, attraverso vari approcci:
Psicoeducazione: aumento della conoscenza dell’anatomia sessuale e del ciclo di risposta sessuale, miglioramento della consapevolezza del proprio corpo, comprensione dei fattori fisiologici e psicologici coinvolti nel rapporto sessuale, esame delle credenze e dei miti comuni inerenti il sesso;
Training per la riduzione dell’ansia mediante tecniche di rilassamento;
Training di abilità sessuali;
Tecniche di sensibilizzazione focalizzata: la donna, da sola o insieme al partner, impara a toccarsi nel modo che preferisce al fine di raggiungere l’orgasmo;
Ristrutturazione cognitiva – messa in discussione delle erronee attribuzioni più o meno consapevoli che non permettono di godere appieno dell’esperienza sessuale;
Miglioramento della comunicazione e dei rapporti interpersonali all’interno della coppia – durante l’attività sessuale e al di fuori di essa;
Terapia di coppia (se necessaria): eliminare rabbia, rancori, conflitti o altre problematiche all’interno della coppia che non permettono una buona vicinanza fisica e/o emotiva;

Mentecomportamento | Associazione di psicoterapeuti cognitivo-comportamentali


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