Perché due fratelli gemelli, nati nello stesso ambiente, riceventi la medesima educazione familiare, ottengono punteggi diversi in vari test di intelligenza? Uno studio condotto in Inghilterra ha cercato di analizzarne le motivazioni, esaminando un processo di sviluppo che può causare differenze nei livelli di intelligenza tra fratelli: l’apprendimento della lettura. L’abilità di leggere e comprendere testi è sicuramente indispensabile nella nostra società, e le capacità di lettura sono associate ad una migliore educazione, salute e status socio-economico. La lettura potrebbe avere, pertanto, un effetto causale sulle abilità cognitive in generale, che sono a loro volta associate ad una vita migliore. In altre parole la lettura può, nel tempo, migliorare l’intelligenza generale.
L’ipotesi
Se la lettura migliora l’intelligenza, i bambini aventi migliori abilità di lettura rispetto ai loro gemelli, dovrebbero riportare anche un maggior punteggio nei test di intelligenza, sempre rispetto al loro gemello.
Lo studio
Nello studio, durato nove anni e condotto su un campione di gemelli monozigoti seguiti dai 7 ai 16 anni, i partecipanti vennero sottoposti, ogni anno, a tre tipi di test: il primo analizzava le loro abilità di lettura, il secondo esaminava quanto l’ambiente familiare favorisse la lettura, e il terzo era un test d’intelligenza.
I risultati
A distanza di nove anni, i bambini che avevano inizialmente migliori capacità di lettura rispetto al loro gemello, non solo tendevano a mantenere nel tempo questa caratteristica, ma mostravano anche punteggi più elevati del fratello nelle varie batterie dei test di intelligenza. L’esporre il bambino alle letture non sembra aumentare i livelli di intelligenza: piuttosto l’abilità pura a leggere, sviluppata mediante la costanza e la volontà del bambino, è la discriminante fondamentale nel determinare il livello di intelligenza. La lettura è associata non solo allo sviluppo di buone capacità cognitive di tipo verbale, ma anche di quelle di tipo non verbale. Ad esempio, è connessa allo sviluppo del pensiero logico-astratto, probabilmente perché, durante la lettura, è essenziale assumere una prospettiva, o immaginare altri mondi, tempi, scenari.
Utilizzando nello studio gemelli di tipo monozigoti vissuti nella stessa famiglia, i ricercatori si sono assicurati che ciò che differenziasse le abilità dei gemelli non fosse tanto l’ambiente familiare in cui sono nati e cresciuti, ma l’attitudine a leggere, propria di ogni bambino.
Inoltre, questo studio ci dimostra l’importanza di stimolare nel figlio l’abitudine a leggere spesso. Non è utile limitarsi a circondare il figlio di libri ed enciclopedie e obbligarlo a leggerli, credendo così di aver svolto il proprio lavoro di genitori: è necessario, piuttosto, instillare, passo dopo passo, l’amore per la lettura, attraverso racconti stimolanti e appropriati agli interessi del bambino. Questo è ancora più importante se e appena si notano nel bambino le prime difficoltà di lettura (ad esempio, nei casi di dislessia): un tipo di intervento del genere potrebbe alleviare notevolmente i problemi futuri, e, inoltre, potrebbe aumentare le abilità cognitive del bambino.
Bibliografia : Does Learning to Read Improve Intelligence? A Longitudinal Multivariate Analysis in Identical Twins From Age 7 to 16, S. J. Ritchie e T. C. Bates, Child Development, 2015, 23–36
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